Cosa é un Funnel (spiegato semplice)

Cosa é un Funnel (spiegato semplice)

Cosa é un Funnel (spiegato semplice)

Cosa é un Funnel (spiegato semplice)

Se non lo sai spiegare in modo semplice probabilmente non lo hai capito davvero.

Leggi fino in fondo questo articolo se ti interessa chiarire le idee su cosa sia un funnel!

Lo hai mai sentito dire? Io penso sia vero, e se ti sei mai trovato a parlare con qualcuno che non riusciva a spiegare qualcosa e fartela capire, per quanto difficile fosse l’argomento; forse stavi parlando con qualcuno che non era completamente proprietario della materia che voleva spiegare a te.

Fatta questa doverosa premessa spero di non sputtanarmi e riuscire a spiegarti cosa è un funnel, spiegandolo in modo semplice.

Funnel è una parola inglese che significa Imbuto, perché vuole rappresentare con una immagine il percorso in cui un contatto viene inserito fino ad arrivare dall’altra parte dell’imbuto che è la vendita.

Cioè se un contatto (sconosciuto) entra in un funnel, si vuole intendere che nelle aspettative dell’azienda, ne uscirà solo quando diventa cliente.

Lo scenario spiegato così sarebbe eccellente e interessante per tutti, ma in realtà per la mia esperienza la rappresentazione più azzeccata di un “funnel” è un flipper. Riprendo questo concetto dopo aver letto un articolo scritto da Francesco Sordi. 

Sta a di fatto che quando una persona sconosciuta entra in contatto con la tua attività e con entra in contatto intendo dire che ti lascia i dati per ricevere una informazione, o si iscrive ad un tuo contenuto. Sta di fatto che quando tu sei nella condizione di poterlo contattare direttamente con una email, il processo che lo trasformerà in cliente è un po diverso di quello di un imbuto.

Forse potremmo dire più correttamente che sono una serie di imbuti.

In un funnel vengono inviati una serie di input, contenuti, email, video o stimoli che hanno lo scopo di spingere il contatto sempre più avanti o più a fondo ( visto che parliamo di imbuto) fino ad avvicinarlo al momento dell’acquisto.

Premetto che se non hai un funnel stai perdendo molti soldi

Si perché anche una strategia poco evoluta è sempre meglio di niente. Che tu abbia in mente una pianificazione di email, pagine e contenuti che vogliono coinvolgere i tuoi contatti per fargli compiere attività complesse o che tu voglia inviare una serie di email alla tua lista per informarli dei saldi in negozi. In entrambi i casi fai bene a farlo!

Un funnel in realtà implica diversi stadi di evoluzione della strategia. Questo comporta che ogni fase è lo sviluppo della fase precedente. Per questo io preferisco descrivere il funnel come un flipper e non come un imbuto.

Nel flipper ci sono gli special e in funzione di dove rimbalza la pallina le direzioni possono essere numerose. Non è detto che il tuo contatto possa fare una cosa sola. Soprattutto oggi dove le esperienze dei nostri contatti sono sia reali che digitali. Sia nel web esplicito che nel dark web dove non è possibile tracciare nulla,.

Ti faccio un esempio per essere certo che tu comprenda:

Mettiamo che tu voglia presentare un nuovo servizio e stai ideando una campagna di comunicazione con la tua lista di contatti a cui scrivi una serie di email per invogliarli a visitare una pagina e chiedere una prova di un servizio.

In un mondo perfetto su crei le email, le spedisci, parte di queste email vengono aperte e lette e parte generano anche un click verso il tuo sito e una piccola parte anche una richiesta di prova del servizio.

Nel mondo reale, una piccola parte si comporta come atteso, una parte però ad esempio controlla su google cosa si dice del servizio che proponi e controlla a che prezzo è venduto. Mettiamo che qualcuno invece di aprire la pagina condivide il link su whatsapp o telegram con altre persone.

In questo nuovo scenario, solo una parte dei tuoi contatti si sono comportati come atteso e sono “scivolati” nell’imbuto. La maggior parte è rimbalzata su qualche special che ha sparato il contatto lontano da dove tu possa vederlo o controllarlo.

Per cui oggi parlare di funnel è diverso rispetto a 5 anni fa o anche solo 3 anni fa.

Oggi parlare di funnel significa creare una strategia di contenuti digitali e reali che spingono e comunicano lo stesso messaggio in differenti contesti ma verso sempre la stessa direzione dove tu possa avere la capacità di controllare ciò che accade.

C’è un mondo da scoprire dietro ai funnel e se vuoi saperne di più non perdere la sfica per triplicare te stesso con le automazioni

Scopri come usare gli appuntamenti automatici durante la sfida per Triplicare Te Stesso

Io sono Stefano Benvenuti e sono un Kartra Expert e Affiliato Kartra, se vuoi realizzare il tuo progetto digitale visita il sito www.stefanobenvenuti.com e contattami.

Crea il tuo account Kartra passando dal mio link per avere il mio supporto, paghi 0 e provi il programma per 30 giorni.

https://kartra.com/stefano

Se vuoi avere aiuto nel farlo, contattami su stefanobenvenuti.com o cercami su Facebook nella pagina kartra-italia

La pagina da cui scaricare la guida per creare contenuti che convertono:
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Dove accedere al corso di Kartra Italiano:
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Il gruppo su Facebook dove do assistenza a chi vuole supporto su Kartra
https://www.facebook.com/groups/gruppokartraitalia

 

Se crei in modo costante contenuti e vuoi automatizzarne la conversione, posso aiutarti utilizzando Kartra, il programma di Marketing Automation che uso io per primo.

Contattami al sito stefanobenvenuti.com per capire come iniziare ad usare Kartra nel tuo lavoro

Ascoltami e decidi tu se ti serve o meno un programma di automazione marketing.

Se ti è piaciuto continua ad ascoltarmi.

Consiglia questa puntata se pensi che possa essere utile a qualcuno. Io per ora ti ringrazio.

Ciao e a presto! 

 

 

 

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Prendi appuntamenti in automatico

Prendi appuntamenti in automatico

Prendi appuntamenti in automatico

Lavora meglio: Prendi gli Appuntamenti in Automatico

Come prendere appuntamenti in automatico?
Come qualificare il proprio pubblico?

Queste due attività sono collegate tra loro e quando sono automatizzate in modo corretto il risparmio di tempo è notevole. Pensa a quante telefonate in meno, quanti scambi di email che eviti.

Ma non solo, i vantaggi riguardano anche:

  • meno seccature su come riuscire a mettersi d’accordo, soprattutto se l’incontro è con più di due persone;
  • avere un processo che funziona a ogni ora del giorno e senza nessun intervento manuale
  • gestione dei promemoria per evitare che gli appuntamenti vengano dimenticati
  • registrazioni di informazioni importanti che permettono di aiutare in modo approfondito le persone coinvolte

Tutto bello ma come fare?

Con Kartra, si parte dalla gestione dell’agenda e si identifica la parte del tuo pubblico che è interessata a comprare i tuoi servizi/prodotti.

Ti consiglio di collegare kartra con google calendar perché in questo modo sarai sempre in grado di evitare che vita lavorativa e vita privata si sovrappongano.

Per evitare la sovrapposizione di impegni, é sufficiente occupare gli orari in cui anche se sei a lavoro non vuoi essere disponibile per appuntamenti e il gioco è fatto, o se hai semplicemente altri impegni.

Crea un calendario a questo punto, definendo quanto vuoi far durare l’appuntamento, mezz’ora, un ora o dieci minuti. Essendo appuntamenti automatici devi essere tu a predisporre la durata e poi il tuo cliente deciderà quando occupare il tuo tempo.

Tempo che può essere occupato gratuitamente o a pagamento.

Gratuitamente, il cliente sceglie l’orario, lascia i dati e tu ricevi una notifica che ti informa e puoi decidere di approvare o rifiutare l’appuntamento.

A pagamento, il cliente sceglie l’orario,

Una volta preso l’appuntamento è necessario decidere come qualificare il contatto. In realtà, la qualificazione può intervenire almeno in due momenti:

  • prima di un appuntamento per avere uno scenario più completo o
  • dopo un appuntamento per avere un riscontro sull’esperienza vissuta.

Per qualificare di certo lo strumento migliore che abbiamo a disposizione è il sondaggio, che ci permette di conoscere le preferenze del contatto o le sue problematiche e di fare partire la sequenza giusta per il contatto giusto. In modo che questa vada a rispondere e soddisfare proprio le esigenze di un utente che ha fatto delle richieste esplicite rispondendo alle nostre domande.

C’è un mondo da scoprire dietro agli appuntamenti, sia che si tratti di incontri gratuiti sia consulenze a pagamento.

Scopri come usare gli appuntamenti automatici partecipando al Webinar RISULTATI X3, un momento dedicato alle automazioni per il business.

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Un’Azienda Automatizzata: la testimonianza di Cristina Benerecetti di Aerosal

Un’Azienda Automatizzata: la testimonianza di Cristina Benerecetti di Aerosal

Un’Azienda Automatizzata: la testimonianza di Cristina Benerecetti di Aerosal

Cosa significa avere un’Azienda Automatizzata

Oggi voglio mostrarti un esempio di Azienda Automatizzata e per questo ho il piacere di condividere l’esempio di Cristina Benerecetti, imprenditrice e ideatrice del progetto Aerosal, l’unico dispositivo medico per la terapia del sale che porta i benefici del mare a casa tua.

Nel corso del tempo Cristina ha sviluppato la sua rete fino ad aprire circa cento cliniche del Sale Aerosal e lei stessa ha intrapreso un percorso formativo che l’ha portata verso la digitalizzazione.

Ha attraversato quello che lei stessa definisce Far West digitale vivendo una serie di esperienze – negative e positive – che l’hanno aiutata a migliorare.

Le era stato consigliare di usare Kartra per le sue caratteristiche adatte a creare un’azienda automatizzata. Oggi dopo un percorso di apprendimento è in grado di usare Kartra per creare landing page e per gestire il sito web. Queste funzioni abbinate alle automazioni le consentono di far crescere la sua attività.

Di seguito inserisco il video della sua intervista.

L’intervista di Cristina Benerecetti di Aerosal

Come è arrivata ad Automatizzare la sua Azienda

Cristina è partita da una analisi del suo attuale processo di lavoro per comprendere i diversi processi che aveva in atto. Solo avendo la consapevolezza dei processi già esistenti si riesce ad Automatizzare e Digitalizzare il proprio lavoro.

Tutto questo nonostante la complessità dei processi che lei e il suo team devono gestire: dal supporto continuo da garantire ai vari centri alle informazioni da dare a chi è interessato ai percorsi terapeutici.

È molto interessante conoscere il percorso di Cristina perché è l’esempio perfetto di persona che è riuscita a triplicarsi grazie alle automazioni.

Percorso che passa attraverso l’utilizzo di Kartra, la pratica e i risultati ottenuti.

Anche tu puoi fare come Cristina, liberandoti dall’operatività e mettendo a lavorare le automazioni al posto tuo per questo ti invito a partecipare al mio webinar in cui ti mostro come avere RISULTATI X3 con le Automazioni

La Video Testimonianza di Cristina Benerecetti

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Conversioni: cose importanti da sapere

Conversioni: cose importanti da sapere

Conversioni: cose importanti da sapere

LE CONVERSIONI

TERMINI SPIEGATI IN MODO SEMPLICE

Con il tasso di conversione (in inglese, conversion rate) si indica la percentuale di persone che hanno effettuato una specifica azione richiesta da chi ha ideato la strategia o la campagna.

Seguimi per conoscere come migliorare i tuoi risultati aumentando le conversioni.

Quando stai organizzando il tuo lavoro, e inizi ad organizzare le fasi di ogni processo è importante prevedere quale tipo di conversione ti aspetti o di quale hai bisogno.

Vuoi una vendita, una iscrizione ad un form, un click o cosa? È necessario fermarsi qualche secondo e domandarsi:

  • “che cosa ti aspetti di ottenere da…”, oppure
  • “cosa vuoi che facciano le persone che…”.

Nel mondo delle automazioni, questo genere di domande sono fondamentali per la riuscita delle operazioni impostate.

Molto spesso ci si ferma ad aspetti tecnici, come il colore dei bottoni, la posizione delle immagini, l’occupazione dello spazio. Tutti aspetti molto importanti di certo, ma se il contenuto non è ben impostato, ogni strategia si va a far benedire. 

I fattori per me più importanti per aiutare il tuo pubblico a convertire sono questi:

  • La chiarezza
  • La semplicità
  • La coerenza
  • La promessa

– La chiarezza perché per chiedere a qualcuno di fare qualcosa, il messaggio deve essere chiaro. Non puoi rischiare di confondere le idee al tuo pubblico sperando che lui “capisca”. Minore è lo sforzo che chiedi e maggiore è la conversione che ottieni. Per questo ci si concentra spesso su aspetti grafici, perché ottimizzare l’esperienza visiva è fondamentale, ma prima della grafica c’è sempre il messaggio.

– La semplicità perché l’azione che il pubblico deve fare deve richiedere il minor sforzo possibile. Più semplice sarà compiere l’azione che chiedi e con maggiore probabilità il tuo obiettivo di conversione verrà raggiunto.

– La coerenza perché la richiesta di conversione che chiedi deve essere una e una sola per messaggio. Se vuoi migliorare le tue conversioni, non confondere il tuo pubblico, non chiedere troppo. Una mail una richiesta, una pagina un acquisto una post un click. Troppe richieste di azione e a volte anche incoerenti confondono il pubblico e rovinano i tuoi obiettivi di conversione.

– La promessa, che inserisco come ultimo punto starebbe meglio al primo posto, ma senza chiarezza semplicità e coerenza la promessa non sarebbe compresa. Ma è importante capire che i criteri precedenti servono a rendere la promessa ancora più potente. Solo comunicando in modo forte e chiaro la tua promessa cioè il motivo per cui il pubblico deve convertire cioè compiere l’azione che tu chiedi di compiere riesci a convertire. La promessa rappresenta la trasformazione o il beneficio che il pubblico ottiene facendo ciò che gli chiedi fare.

Facciamo un esempio concreto di conversione

Pensa alla creazione di una lista contatti. Il modo più comune è quello che vede la creazione di un funnel in cui si propone di scaricare un documenti (ebook, pdf o simile) “pagandolo” con la propria email.

Ottenuta la mail poi si cerca di creare una relazione con il nuovo contatto per portarlo a comprare i nostri servizi o prodotto.

Tutto semplice vero?

Magari! La cosa più complessa è ottenere i dati del nostro pubblico. Le aziende spendono la stragrande parte del proprio budget pubblicitario proprio per acquisire i dati del pubblico (io incluso). Per cui creare una strategia che renda efficace il messaggio e che aiuti le conversioni è non utile, ma fondamentale.

Quindi la prossima volta che crei una pagina per raccogliere i dati dei tuoi clienti, un video che spieghi  una offerta o altro, ricordati di porti alcune domande che ti aiuteranno a migliorare le conversioni. Non esiste una risposta giusta o sbagliata. Ma è importante creare un controllo interno che nessuna automazione può fare.

Resteranno sempre fase del processo che solo l’essere umano deve compiere. Il controllo di “qualità” è una di queste.

Come per un aereo che deve decollare esistono check list di controllo, anche per una strategia che vuole convertire esistono domande di controllo.

Le domande che io uso sempre sono:

  • È chiaro cosa voglio ottenere?
  • È evidente l’azione che chiedo di compiere?
  • Perché qualcuno deve ascoltarmi, leggermi o guardarmi?
  • Come verranno trasformate le persone dopo aver consumato il contenuto?
  • Quale è l’effetto finale che io prometti a chi consuma il contenuto?

Se tutte queste domande hanno una risposta chiara, semplice e coerente significa che la mia promessa è forte e chiara.

A quel punto la sfida è mettere la mia pagina, video, audio o quello che sia davanti gli occhi delle persone che vivono quel problema che io risolvo.

Ma questo è tutto un altro discorso che affronteremo insieme.

A proposito di sfida se hai letto fino qui ti invito a partecipare al mio prossimo WEBINAR in cui ti insegno ad avere RISULTATI X 3 con le Automazioni

 

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