Perché Affiliarsi a Kartra

Perché Affiliarsi a Kartra

Perché Affiliarsi a Kartra

Sogno di parlare con il me stesso di 10 anni fa

Sogno di parlare con il me stesso di 10 anni fa e obbligarmi a investire 1000 euro in Bitcoin.

Oggi sarei milionario

Ma resta un sogno perché non è possibile. Con il senno di po saremmo tutti ricchi… nei sogni appunto.

Ma un consiglio lo voglio dare a te, per cui ascolta il mio suggerimento perché può portarti un po’ di denaro in breve tempo, senza attendere 10 anni.

Quello che ti sto per spiegare ha portato nelle mie tasche nei 12 mesi appena passati, 10.000 euro attraverso l’affiliazione ad un programma eccezionale.

Parlo dell’affiliazione a kartra

E per guadagnarli ho creato un mio metodo che voglio condividere con te. Non sono un pazzo, anzi lo faccio per guadagnare ancora di più nei prossimi 12.

Ti stavo parlando di Kartra.

Kartra è il miglior programma di marketing automation per piccole e medie imprese che conosca. È di certo in forte crescita e non c’è molto da attendere prima che esploda come tanti altri fenomeni online.

Conosci i vantaggi dell’affiliazione ad un programma? Anzi…

Sai cosa significa Affiliarsi?

Significa dare le proprie informazioni a kartra compreso il proprio conto PayPal affinché kartra possa pagarti se qualcuno da un tuo link inizi ad usare kartra.

Significa fare pubblicità e far conoscere Kartra a chi non lo conosce e guadagnare soldi se la stessa persona a cui lo hai fatto conoscere inizierà ad usarlo.

In realtà guadagnare con le affiliazione è meno facile di come molti lo descrivono, se lo fai non è detto che guadagnerai moltissimo, ma non provarci significa buttare via una grande opportunità. 

Per questo sto scrivendo queste parole, perché penso davvero che valga la pena farlo. Considerando quante persone oggi svolgono più attività e cercano magari di arrotondare con diversi modi, dal network marketing al dropshipping, l’affiliazione è un modo molto molto valido e peraltro scalabile. 

Tutto parte dalla relazione

Per fare in modo che le persone iniziassero ad utilizzare Kartra per i loro scopi ho mostrato prima loro come lo uso io. Dopo di ché mi sono messo a loro disposizione per dare supporto.

Ti spiego come è iniziato, tutto è nato durante il primo lockdown che abbiamo tutti vissuto nella primavera del 2020. In quel periodo con tutte le attività chiuse ho usato il mio tempo per promuovere la piattaforma di Marketing automation che uso. Kartra appunto.

Avevo creato un gruppo sui social e ho iniziato a postare con maggiore regolarità i miei contenuti. Ho organizzato delle live che ho chiamato “inKARTRAte” come a rappresentare il momento in cui chiunque si trovi “incastrato” nell’uso di Kartra possa chiedere aiuto a me, nel gruppo di Kartra Italia.

Ma quali sono i vantaggi dell’affiliazione Kartra?

Se diventi affiliato o affiliata di Kartra, per ogni nuovo cliente che usa Kartra partendo dal tuo link tu guadagno il 40% di quanto il nuovo cliente paga a Kartra.

Si il 40%, ed è tanto. 

Considera che il punto di partenza è di $99 al mese di media, questo significa che per ogni nuovo cliente che porti a Kartra guadagni circa $40 al mese.

1° Segreto – Non tutti lo leggono subito e lo capiscono solo con la dura esperienza… i guadagni iniziano dal 2° Affiliato. Quindi se pensi di diventare affiliato/a per invitare un tuo amico ad usare Kartra, fai bene, ma non ci guadagnerai nulla.

Se invece dopo averlo detto al tuo amico lo volessi dire a qualcun altro, bene.

Avresti il tuo account Kartra totalmente gratuito.

Due account Kartra già ti danno un guadagno di circa $80 al mese, i restanti $19 li metti tu e sei apposto. Oppure trova una terza persona e andrai a guadagnarci.

2° Segreto – Kartra ti paga anche se l’aiuti a trovare altri affiliati. Ora capisci perché ti sto invitando a diventare affiliato/a di Kartra?

Certo il guadagno è minore, ma qui l’interesse nasce dall’effetto volano. Se da solo puoi trovare 5, o 10 o 100 nuovi clienti.

Con una piccola rete di affiliati ne puoi trovare 100, 1000 o molti di più.

Come JV (questo è il nome di chi porta altri affiliati in Kartra) guadagni il 10% di quanto paga il cliente finale. Bene inteso. Per il cliente finale non cambia nulla. Anche se tu non intervieni nel processo di vendita, Kartra non fa neanche 1$ di sconto.

Come diventare affiliato?

La prima cosa da fare è andare qui:

www.stefanobenvenuti.com/affiliato

 

Da quella pagina clicca il bottone e sarai indirizzato nella pagina di Kartra dove puoi richiedere di diventare affiliato. Se te lo stai domandando:

  •  Si è tutto in inglese (usa il traduttore di crome se hai difficoltà
  •  No non accettano tutti, devi chiederlo rispondendo a tutte le domande e bada bene di spiegare anche come vuoi agire. Poche informazioni corrispondono ad un rifiuto.
  • Si devi chiedere tu di diventare Affiliato, loro non te lo offrono
  • Usa la stessa email che usi per accedere a Kartra, così avrai tutto in una piattaforma
  • Puoi chiedere di diventare affiliato/a anche che non usi Kartra, o se hai smesso di usarlo.

 

Spero che questo mio suggerimento valga la tua azione, in ogni caso se hai domande ti ricordo che puoi scrivermi a hello@stefanobenvenuti.com o lasciare un messaggio nel gruppo di Kartra Italia su Facebook.

 

 

 

Contattami al sito stefanobenvenuti.com per capire come iniziare ad usare Kartra nel tuo lavoro

Decidi tu se ti serve o meno un programma di automazione marketing.

Se ti è piaciuto continua a leggermi.

Consiglia questa puntata se pensi che possa essere utile a qualcuno. Io per ora ti ringrazio.

Ciao e a presto! 

 

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Come creare contenuti che convertono

Come creare contenuti che convertono

Come creare contenuti che convertono

Se dietro le tue automazioni, non ci sono contenuti che il tuo pubblico vuole consumare, non raggiungerai mai i tuoi obiettivi.

Oggi parlo di come creare contenuti che convertono e condivido con piacere il mio schema, che uso quando crea contenuti che devono portare gli utenti a compiere un’azione specifica.

Una puntata densa, fitta di consigli pratici che ti daranno strumenti pratici da mettere subito a terra come supporto per creare contenuti. 

 

In 30 minuti circa ti spiego quale deve essere lo sviluppo dei contenuti in modo che chi li consuma, che siano questi video, audio o scritti alla fine converta il suo interesse in un’azione specifica.

Se lo desideri puoi scaricare anche tu una copia dello schema a cui faccio riferimento direttamente dalla pagina

www.stefanobenvenuti.com/contenuti

 

Se crei in modo costante contenuti e vuoi automatizzarne la conversione, posso aiutarti utilizzando Kartra, il programma di Marketing Automation che uso io per primo.

Contattami al sito stefanobenvenuti.com per capire come iniziare ad usare Kartra nel tuo lavoro

Ascoltami e decidi tu se ti serve o meno un programma di automazione marketing.

Se ti è piaciuto continua ad ascoltarmi.

Consiglia questa puntata se pensi che possa essere utile a qualcuno. Io per ora ti ringrazio.

Ciao e a presto! 

 

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Cosa è Kartra Italia

Cosa è Kartra Italia

Cosa è Kartra Italia

Nel 2018 quando ho iniziato ad usare Kartra ho pensato subito di creare una pagina su facebook dedicata a Kartra che parlasse italiano e con grande fantasia l’ho chiamata Kartra Italia.

Il mio scopo era ed è quello di rendere semplice ciò che per molti è complesso.

Perché una pagina che parla di Kartra in Italiano?

Perché kartra è in inglese e anche se usare tutti gli strumenti che kartra offre non è difficile come spesso viene descritto in realtà.

Per molti l’ostacolo della lingua può essere fastidioso, ma una volta apprese le basi diventa tutto più fluido. Per questo ho deciso di creare prima la pagina, poi il gruppo di kartra Italia e poi uno dopo l’altro ho creato una serie di tutorial che messi in fila creano il corso di Kartra in italiano.

All’inizio non seguivo molto la pagina, o almeno non pubblicavo con regolarità, ma mi sono accorto che lentamente kartra Italia preso vita da sola. Questo mi ha motivato a creare sempre più contenuti e a dedicare sempre più tempo a kartra in modo organizzato e costante.

Qui è quando sono diventato Kartra Expert

È quando ho iniziato a dedicare più tempo e risorse a Kartra che sono diventato il primo Kartra Expert italiano. Se ci fai caso, tutti i kartra expert hanno un numero progressivo, ed io sono il numero 4. Non cambia nulla, o forse si.

In fondo dimostra che uso Kartra da più tempo di altri. Giusto?

Io sono un affiliato di kartra

Cioè guadagno quando qualcuno crea il suo account usando uno dei miei link di affiliazione. Mi domandavo e mi domando perché una persona dovrebbe iscriversi a kartra passando in modo consapevole dal mio link?

Semplice! Perché lo vuole fare.

Ma perché lo vuole fare? Qui i motivi possono essere diversi:

  1. per convenienza
  2. per riconoscenza
  3. per imitazione

Alcuni pensano che l’affiliazione sia una attività per spammer o simili. No non è così. È vero che c’è chi la pratica in questo modo, ma per la mia esperienza, se è praticata come attività di spam, dura poco perché non ottiene i risultati sperati e si smette poco dopo aver iniziato.

Il modo migliore per guadagnare dall’affiliazione ad un programma è quello di offrire supporto, aiuto e formazione a chi ha bisogno di decidere se il programma in questione gli serve o meno.

Solo dando valore in anticipo ne ricaviamo un valore superiore di ritorno. E qui prendono senso i punti 1, 2 e 3 che ho accennato poco sopra. Per questo ho creato Kartra Italia e il gruppo e il mio corso di kartra in Italiano.

Poi è nato inKARTRAti Ogni venerdì ormai da un anno dalle 14:30 alle 15:30 conduco una rubrica che ho chiamato “inKARTRAti”. Un momento di supporto in cui leggo e rispondo a tutte le domande che ho ricevuto da chiunque faccia parte della pagina o del gruppo o che mi scriva un messaggio diretto. Io come kartra expert do servizi di supporto e consulenza a chi vuole creare strategie evolute per i propri progetti, ma in molti non sanno bene cosa significa rivolgersi ad un kartra expert e che vantaggio se ne ricava.

inKARTRAti è diventato anche un podcast dove chi ama ascoltare invece di guardare può seguire i consigli che do settimanalmente anche comodamente mentre fa altro.

Io amo i podcast

Per questo offrendo già solo 1 ora a settimana in modo gratuito a chiunque ne abbia bisogno si capisce che a volte un semplice consiglio o una risposta ad una domanda ci permette di risparmiare tempo e risorse in modo davvero notevole.

Tutto parte dalla pagina Kartra Italia

Tu ne fai già parte? Se usi kartra o ne hai sentito parlare e vuoi capire meglio se e come può aiutare il tuo lavoro, lo step seguente è andare nella pagina e cliccare mi piace.

Verrai poi invitato/a ad entrare anche nel gruppo di kartra Italia e da lì ogni domanda riceve risposta durante la live settimanale inKARTRAti.

Ti aspetto online Stefano

 

 

 

 

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Asset del successo

Asset del successo

Asset del successo

Asset del successo

Qual è il dettaglio, l’aspetto, che porta al successo un business e un’attività rispetto ad altre? Qual è questo dettaglio che fa la differenza? Esiste qualcosa che fa la differenza tra chi ha successo e chi non ha successo? Sì, certo esiste e questo è l’argomento dell’ottava puntata del podcast Automater. 

Sono i dettagli a fare la differenza 

Sono molti i dettagli che fanno la differenza perché ogni asset, diamo un nome ai dettagli, ogni asset appunto, ogni particolare ha un effetto su un target differente. Per cui quando si pensa che sia un dettaglio a fare la differenza si dice il vero perché quel dettaglio ha effetto su chi valuta quell’asset appunto in modo positivo ma non è detto che lo stesso dettaglio sia valido anche su altri. 

Per me il dettaglio che fa la differenza ad esempio può essere un evento dal vivo a cui ho partecipato, per qualcun altro potrebbe essere un libro letto che ha fatto aumentare l’autorevolezza nella mente della persona e lo ha portato poi ad acquistare, per altri potrebbe essere un webinar a cui hanno partecipato e che ha risolto dei dubbi per cui si sono poi rivolti a quel consulente e a quelle aziende per utilizzare un software o per avere una consulenza, per qualcun altro o per molti può essere il passaparola ricevuto da chi già ha utilizzato un servizio. Questo dettaglio è stato poi il trigger, è stato poi il grilletto che ha fatto sparare l’acquisto, ha fatto compiere l’azione verso quel brand o quell’azienda. Chi ha ragione? Tutti. Tutti hanno ragione. Hanno ragione tutti quelli che pensano che un dettaglio faccia la differenza o che nessun dettaglio fa la differenza. Hanno tutti ragione e hanno tutti torto. 

Non voglio confonderti le idee ma chiaramente voglio parlare di qualcosa che deve essere esploso, un concetto che magari è un po’ più ampio di quello che si pensa. Ciò che funziona per me non è detto che funziona per altri per cui il dettaglio che fa la differenza varia da persona a persona. Quindi cosa fare? Come capire cosa funziona? Come muoversi? Dove agire? Non si può con certezza sapere cosa è meglio fare, per cui nell’incertezza è meglio muoversi utilizzando un criterio. I criteri sono fondamentali.

Quando lavoravo in IKEA la cosa che mi dicevano era “l’importante è che quello che compri viene fatto seguendo un criterio” perché in questo modo il criterio ti permetterà di giudicare se quello che stai facendo è corretto oppure è sbagliato. 

Consapevoli che non è un dettaglio che fa la differenza ma una quantità di N. dettagli, una variabile sconosciuta di dettaglio, dove questo N. corrisponde probabilmente, secondo me, al numero dei punti di contatto. I punti di contatto sono le interazioni che un’azienda, un brand, ha con il proprio pubblico, quindi quando il pubblico entra in contatto con noi. Per cui come muoversi? Partiamo da quello che già esiste. Iniziamo a ottimizzare e perfezionare i punti di contatto. Quali? Quelli con maggior traffico. Iniziamo quindi ad esempio da ciò che già esiste prima di creare ciò che non esiste. Magari abbiamo tante idee su quello che ci piacerebbe fare ma iniziamo a fare bene quello che deve essere fatto. 

C’era San Francesco che diceva “Fai quello che deve esser fatto, fai quello che è possibile e ti sorprenderai a fare ciò che è impossibile” per cui partendo da ottimizzare quello che già esiste già ci troveremo a lavorare con un criterio. 

Ti ricordi il criterio di prima? Bene. Hai un sito web? Esiste la possibilità per chi visita il tuo sito di contattarti? Esiste la possibilità per lasciarti i dati per essere ricontattato lui da te? Quanti input dai sul tuo sito al tuo pubblico affinché comprendano come comprare da te? Possono acquistare in autonomia? Hanno bisogno di contattarti per acquistare? Possono prendere e acquisire informazioni in modo autonomo e magari scaricare qualche risorsa che possa essere consultata oppure condivisa con altri? Se a queste domande hai risposto in modo onesto sempre sì bene passiamo oltre, ma se invece non hai risposto sempre si allora hai un punto di partenza, qualcosa da migliorare, qualcosa da ottimizzare. 

Ad esempio, crea dei form per iscriversi alle liste delle persone che ricevono la tua newsletter. Hai una newsletter giusto? Se la risposta è no scrivi su un post-it “creare newsletter”. In sintesi, controlla, controlla e controlla ancora quanto complichi la vita a chi per caso sta navigando sulle tue pagine del tuo sito. 

Nel 2017, quindi tre anni fa, esistevano 1,71 miliardi di domini Internet senza pensare a quante pagine ogni dominio può avere. Bene, se qualche essere umano si trova su una tua pagina e tu non gli offri la possibilità o non lo metti in condizione di creare un legame con te la colpa è tua e questo è il momento per farti un esame di coscienza, un esame reale di coscienza e modificare il tuo comportamento per dare a questa persona la possibilità di contattarti e comprare i tuoi servizi. 

Oltre che sul tuo sito in che modo puoi entrare in contatto con il tuo pubblico? Con un libro? Una pagina social? Un podcast? Un negozio? Hai un negozio su strada? Crei eventi dal vivo? Strutturi, organizzi e inviti le persone a partecipare ai tuoi webinar online? Ogni punto di contatto, ogni via con cui tu puoi entrare in contatto con il tuo pubblico rappresenta per te un asset. 

Cosa è un asset? 

Un asset, prendendo un po’ la definizione quella standard, è un bene materiale o immateriale, quindi può essere anche un servizio, può essere anche un brevetto che deve essere monetizzato. Così come un sito web è fonte di vendita e quindi di fatturato, anche ognuna delle voci elencate qua sopra sono fonte di monetizzazione.

Hai scritto un libro, lo stai vendendo tramite un editore oppure fai da solo. Io ho fatto solo. “Alta fedeltà” è il mio libro lo trovi su Amazon, lo vendo direttamente. Amazon lo stampa, lo distribuisce, io l’ho creato, ora ne sto creando un altro riguardo appunto l’automazione marketing, ma ognuno di questi asset ha una funzione ben precisa e la funzione precisa di un asset è quella di aiutarti ad acquisire, contattare il pubblico per fare in modo che il pubblico ti scelga per risolvere i suoi problemi ma anche per essere scelto e vendere di più, per monetizzare i tuoi asset.

Una pagina social può essere fonte di monetizzazione? Certo che può essere una fonte di monetizzazione se ti fa conoscere del nuovo pubblico, se ti fa individuare come riferimento per risolvere un problema. Un podcast, come questo ad esempio, è un asset? 

Certo perché all’interno di questo podcast io do tantissimi suggerimenti, tantissime informazioni. Sono diverse le persone che mi hanno contattato dopo avere ascoltato questo podcast anzi anche tu che stai ascoltando quando hai finito questo podcast lasciami la tua recensione su Apple iTunes, clicca sul tasto di Spotify “Segui” in modo tale che potrai essere sempre aggiornato quando usciranno nuovi contenuti che ti aiuteranno ad automatizzare il tuo marketing, automatizzare di il tuo lavoro, di fare di più con meno perché ricordiamoci che è questo quello che cerco di aiutarti a fare. 

Un negozio su strada può essere un asset? Certo che è un asset. Un negozio su strada è una fonte, un punto di riferimento per il pubblico che acquista direttamente ma è anche un luogo di incontro, è un luogo dove si creano relazioni, è un luogo dove si presentano i propri prodotti. 

Parlavo ieri con un imprenditore che vende scarpe, due fratelli che vendono scarpe in provincia di Verona. Loro cosa fanno? Loro hanno una strategia bellissima per capire su quale prodotto puntare o non puntare andando a lavorare con quelli che sono i clienti fidelizzati che hanno già in elenco. 

Avere un elenco di clienti del proprio negozio è un asset. Una lista di contatti è un asset? Certo che è un asset perché quella lista di contatti è il fatturato futuro della tua attività commerciale. Un evento dal vivo è un asset? Certo, vendi i biglietti, è un asset. Hai un tuo metodo per spiegare quello che fai? Io, ad esempio, ho un metodo per aiutare le aziende a fidelizzare i clienti che si chiama “Alta Fedeltà”, creo webinar online. 

Tutto quello che è un know-how, una conoscenza, un valore immateriale o materiale, come nel caso del prodotto fisici, è un asset. In realtà non penso che sia necessario avere tutti gli asset possibili, non devi avere tutti i dettagli ma di certo non basta averne uno solo. 

Ti ricordi i dettagli di prima? Non tutti valgono per gli stessi. Non a tutti interessa partecipare a un webinar. Non tutti leggono libri. Non tutti comprano da un sito. Non tutti vanno in un negozio. Ma c’è chi lo fa, c’è chi fa una o due attività. Bene, per cui è importante avere più di un asset, è importante avere più di un dettaglio. Se hai un pubblico grande e intendo numeroso devi essere presente in più punti di contatto perché queste persone probabilmente avranno più esigenze. Essendo numerose non saranno tutte omogenee nei loro comportamenti. Non faranno tutte la stessa cosa. 

Asset principali e asset secondari

A questo punto il consiglio che ti do basandomi principalmente sulla mia esperienza è che ci sono asset principali e asset secondari. 

Seguimi perché questo è un concetto molto utile, è un ragionamento che ti aiuta anche nel prendere le decisioni necessarie per capire dove investire le tue risorse e le tue energie. 

Gli asset principali per me sono quelli in cui la creatività dimostra il valore che ha, in cui il contenuto è originale. Quando scrivi un libro e ti metti sulla tastiera a battere sui tasti, lì hai creato un contenuto originale. Se stai facendo uno speech per un webinar, quello è un contenuto originale. Quando crei qualcosa in prima persona, quando stai sviluppando un tuo concetto, un tuo metodo, quando stai creando qualcosa di fisico, quindi che hai creato la tua maglia, il tuo oggetto artistico, quando hai creato la tua poesia, quando hai creato la tua canzone. Bene, quello è un asset principale. 

Gli asset secondari sono quelli in cui il contenuto è una trasformazione di un asset principale. Se io ho creato un video in cui presento un concetto, in cui risolvo un problema, in cui parlo al pubblico, ad esempio se faccio un intervento in un evento dal vivo, questo evento dal vivo è l’asset principale. L’asset secondario potrebbe essere il video della registrazione dell’evento dal vivo. Un altro asset secondario potrebbe essere la trascrizione dell’evento dal vivo. Un altro asset secondario potrebbe essere l’audio del mio speech all’interno dell’evento dal vivo. Da un asset principale, che è l’evento dal vivo, io ne ho tirati fuori almeno tre. Posso avere un fotografo che scatta delle foto, per cui le foto possono essere un media che utilizzo sui social per attirare le persone a scaricare il PDF del mio evento, del mio asset secondario. Mi segui? 

Questo non significa che però l’asset secondario valga meno del principale. Non significa che la trascrizione dell’evento non abbia lo stesso valore concettualmente dell’evento stesso. Non significa che l’audio della mia registrazione valga meno del video o quant’altro. 

Bene, allora adesso alza davvero il volume perché arriva il meglio. Parlo di trasformazione. Queste che ti sto per dare sono indicazioni pratiche. Cerca di ascoltarle e farle tue e metterle a terra, cioè realizzale dopo che te le ho dette. Per cui inizia creando quel tipo di asset che per te è più facile. Ami scrivere? Bene, imposta una lista di argomenti che abbiano un filo logico e che siano utili per chi legge. Non sto parlando di scrivere testi per promozionare, per farti pubblicità o per creare maggior valore al brand. Devi parlare al tuo target, non devi parlare di te, devi parlare dei suoi problemi, dei suoi dolori e risolverli o alleviarli se non riesci a risolverli. Inizia a produrre qualcosa che sia facile per te da produrre per cui puoi iniziare registrando ad esempio dei vocali ad esempio sul tuo telefonino, quando sei in macchina solo, quando ti trovi a camminare, quando ti trovi col tuo cane, quando sei in un momento in cui ti va di parlare di qualcosa e pensi di avere un’idea utile da cui trarre spunto. Anche quello può essere un momento in cui produci un tuo asset. Quello che avrai creato, appunto, sarà un tuo asset principale. Da quell’asset puoi far nascere un asset secondario. 

Se hai un testo, oppure se hai la tua voce, fallo trascrivere e quello sarà un testo che puoi utilizzare per il tuo blog o per il tuo sito o per un PDF che può essere poi il Lead Magnet, il contenuto di valore che le persone scaricheranno per ad esempio riempire un e-book. 

Da un PDF puoi anche a questo punto tirare fuori dei contenuti per una serie di e-mail, per dare informazioni a chi è interessato a ciò che hai da dire, oppure puoi pubblicarlo in autopubblicazioni, come ho fatto io con Amazon, per farne un libro o un mini-libro se il contenuto è molto breve, lo puoi anche utilizzare come traccia da cui partire per un podcast, per una puntata di un podcast. Video-riprenditi. 

Potresti riprenderti mentre parli. Quello addirittura potrebbe essere la creazione di un canale su Youtube, un canale per chi è interessato a come si risolvono i problemi di idraulica, come si lavora a maglia, come si organizza uno schedario. 

Tutto quello che è ciò che sai fare può essere fonte di ispirazione per qualcun altro. Tutto ricordati che è partito da un audio su un telefonino o da un testo che hai scritto una mattina che avevi qualcosa da raccontare. Non saprai mai qual è la trasformazione, l’asset, che funziona meglio di tutti se non li avrai tutti. 

Nel momento in cui hai creato più asset, solo in quel momento, e li hai pubblicati o li hai resi disponibili al tuo pubblico, solo in quel momento saprai ciò che funziona meglio di altro, ciò che funziona meglio e ciò che funziona peggio. 

In uno scenario omnicanale, te ne ho parlato nella puntata precedente, nella numero 7, una persona può entrare in contatto con te da un video su Youtube o magari ascoltarti su Spotify, come forse stai facendo tu in questo momento, e può poi venire sul tuo sito e perché no, partecipare a una live su Facebook o magari poi diventare finalmente un tuo cliente pagante. Asset principali e asset secondari. 

Conclusioni

Trasformare i propri contenuti oggi è la chiave che semplifica la vita all’Automater e ciò che ti permette di fare di più con meno perché ricordati che questo è l’obiettivo dell’Automater. Fare di più con meno. Se ti è piaciuta questa puntata lasciami una recensione su iTunes. Continua a seguirmi per le prossime puntate su Spotify e seguimi anche se vuoi nella pagina Kartra Italia. Io sono Stefano Benvenuti, sono partner di Kartra e quello che ti ho spiegato può essere poi applicato creando un funnel all’interno di Kartra. 

Kartra è uno splendido programma di automazione che io in prima persona uso. Se vuoi saperne di più vai su stefanobenvenuti.com e lascia la tua mail per guardare i video tutorial in italiano. Ciao e a presto 

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Asset del successo

Un settore da 325 Miliardi di Dollari

Un settore da 325 Miliardi di Dollari

Un settore da 325 miliardi di dollari

Voglio raccontarti la storia di una signora americana che nel 1995 ha lanciato un sito web. Questa signora si chiama Lynda Weinman, ha iniziato a creare un proprio sito, a comprare un dominio per 35$, voleva insegnare alle persone il web design. Nel 1995 quindi ha creato un blog in cui ha iniziato a spiegare come creare un sito web. All’inizio lo faceva gratis poi siccome le richieste di aiuto e supporto arrivavano abbastanza numerose ha iniziato a creare una sorta di abbonamento, dei corsi, all’inizio chiedeva 25$ al mese per aver accesso alle sue lezioni a pagamento. Pagavi 25$ al mese e ti faceva accedere a dei videocorsi in cui ti spiegava come creare un sito su front-office, come creare un sito in HTML, qualcosa che se lavori o conosci internet puoi immaginare, ma era il 1995!

All’inizio non era semplice ma dopo un po’ di tempo aveva raggiunto 1000 persone che le pagavano l’abbonamento per accedere ai suoi corsi, quindi guadagnava 25.000$ al mese. Continuò quindi ad inserire corsi in cui spiegava come si creava un ottimo web design, siti web e ha iniziato a creare in 5 anni una base di clienti mostruosa, parliamo di 100.000 membri, quindi 2.5 mln di dollari di entrate mensili vendendo videocorsi in cui si spiegava come creare un sito web.

Nel 2015 è arrivato Linkedin che ha comprato il suo sito web che ha pagato 1.5 mld di dollari. Si hai sentito bene, un 1.5 mld. 

Il settore da 325 miliardi di cui ti parlavo prima è proprio questo: l’e-learning, il settore dei videocorsi, della vendita della conoscenza. 

In questi giorni è partito il corso di Roberto Cerè, lui vende corsi con Omniavideo e ha una grande base dati. Il successo di Linda non è tipico così come quello di Roberto, ma comunque c’è un grande mercato molto aperto e disponibile. Anche se tutti non se ne rendono conto ha una barriera d’ingresso irrisoria. 

Poter iniziare a creare corsi, videocorsi e venderli, oggi è alla portata di tutti. Oggi ci sono strumenti online come Kartra che permettono di iniziare a vendere videocorsi. Ti basta creare un tuo dominio, un tuo sito e iniziare a creare contenuti video, pdf, script, mano a mano che li inserirai avrai creato il tuo corso, la tua base dati. Molti hanno la sindrome dell’impostore, magari non si sentono abbastanza competenti per poter insegnare agli altri perché magari pensano che devono acquisire maggiore consapevolezza, maggiori strumenti. 

Se una persona ha dei riconoscimenti, ha fatto qualcosa di importante e per questo può attirare anche maggior pubblico è avvantaggiato. Anche oggi chi non ha mai avuto riconoscimenti esterni può insegnare molto agli altri. 

Se pensiamo agli insegnanti a scuola, abbiamo seguito la nostra istruzione con professionisti, con persone che ci hanno insegnato l’italiano, l’inglese e l’informatica ma non per questo erano laureati con il massimo dei voti o magari avevano scritto libri internazionali o vinto premi di qualche tipo. Erano professionisti che riconoscevano il loro lavoro, la loro materia e per questo la insegnavano a noi da ragazzi. Altrettanto se siamo capaci di fare qualcosa, se siamo in grado di cucinare, di programmare, di suonare uno strumento, di fidelizzare la clientela, possiamo insegnarlo agli altri anche tramite dei corsi. Questa è la consapevolezza, l’argomento che oggi dovrebbe essere tenuto a mente da tutti quelli che cercano anche di aumentare il proprio fatturato, che cercano di creare anche una nuova fonte di business. Non è detto che sia da 1 mld e mezzo, già se una cosa del genere se dovesse aumentare le proprie entrate con qualche centinaio di euro in più mensili, sarebbe un qualcosa in più, magari è una cosiddetta entrata secondaria che può nel tempo crescere, può rimanere costante o magari non funzionare. 

Il timore è di creare un corso, un must di conoscenza, video, tanti corsi e magari non vendo niente a nessuno. Puoi iniziare creando il tuo sito web, contenuti per una ventina di lezioni, magari ad un prezzo basso per capire se quello che stai vendendo piace alle persone e se dovesse piacere puoi aumentare il numero delle informazioni. Puoi creare nuovi corsi, un corso di secondo livello. Tutte queste tecniche e funzioni possono essere gestite con un programma Kartra di cui ti sto parlando perché al suo interno puoi creare sia un sito web, sia delle membership, sia puoi acquisire e gestire informazioni di quelli che poi andranno ad acquistare e vendere. 

Un mercato in continua crescita

Quello che molto spesso viene sottovalutato è che oggi questo mercato continua a crescere, soprattutto nel 2020 dove dopo la fase di lockdown le palestre hanno iniziato a creare corsi virtuali, tutte le aziende, i professionisti, lavorano in smartworking. L’Italia è spaccata da tracce che vengono fatte dall’operatore di telefonia unico perché sta per aumentare la connettività all’interno delle case. Non tutti oggi vanno su Internet, ma quelli che lo fanno traggono beneficio. 

Non è detto che devi creare l’enciclopedia Treccani o la cura contro le malattie, ma se hai una conoscenza sul tuo lavoro, se sei un professionista, commercialista, avvocato e sai far bene qualcosa puoi insegnarlo, magari c’è qualcuno che vuole approfondire per apprendere il tuo know-how. Puoi essere tu l’insegnante senza l’ispirazione di dover cambiare il mondo ma con quella di migliorare la vita di chi acquisirà il corso. 

325 miliardi entro il 2025, abbiamo dappertutto la verifica del fatto che crescono il numero dei corsi venduti e acquistati, quello che manca è probabilmente il tuo. Se sei un automater e vuoi maggiori informazioni visita la pagina kartraitalia e stefanobenvenuti.com, clicca “inizia da qui” e riceverai l’accesso ad un’area di membership gratuita per vedere come funziona Kartra, come si può creare un proprio corso e metterlo online.

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